50 sfumature di grigio colorano il deserto che si trova al centro dell’Islanda, formato dalla cenere vulcanica che si sta ancora accumulando.

Anche in estate, salire sulla vetta del grande vulcano Vitj significa esporsi al freddo gelido, con la sabbia in cui affondi fino alle ginocchia: una sfida per raggiungere la cima. Poi, respirando affannosamente, scendi rapidamente lungo quello che sembra essere un sentiero, ma non lo è, fino a raggiungere il lago del cratere.

Mi accoglie come un frammento di cielo, un lago azzurro puro. È il motivo per cui sono venuta fin qui.

Mi tolgo i vestiti e endro nell’acqua azzurra, e non voglio più uscire. È un’esperienza per pochi eletti, coloro che cercano il punto in cui si incontrano elementi opposti.

Quando torno a casa, mi sento obbligata a riprodurre l’esperienza, quindi ecco il Great Vitj Lake, una tela in cui posso immergermi e sentirmi in pace e danzare.